Risotto con zucchine e fiori farciti
4 per.
Francesca D’Orazio
Un buon risotto è sempre piacevole, in ogni stagione. Questo, con zucchine, diventa un ottimo piatto unico poiché vengono aggiunti dei fiori di zucchina farciti semplicemente con ricotta. Sarà sufficiente una ricca insalata per completare il pranzo della domenica.
Ingredienti
- Per il riso:
- 300 g di riso Carnaroli, Arborio, Vialone Nano
- 1 porro di piccole dimensioni
- 350 g zucchine chiare, fresche
- 4 pomodori secchi
- 30 g di pistacchi sgusciati e spellati
- 90 g di Grana Padano Riserva
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- olio extra vergine
- 60 g di burro
- 2 cucchiai di basilico tagliato sottilmente
- 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
- olio extra vergine d’oliva
- sale
- Per i fiori di zucca farciti:
- 8 fiori di zucca puliti e privati del pistillo
- 200 g di ricotta fresca
- 2 cucchiai di Grana Padano dop
- 1 tuorlo d’uovo
- sale
- 30 g di burro
Preparazione
Per i fiori di zucca:
Amalgamare la ricotta con il Grana Padano, il tuorlo, salare e riempire i fiori con il composto ottenuto.
In una padella scaldare 1/2 bicchiere di acqua (o brodo che verrà utilizzato per il risotto) con il burro, unire i fiori farciti, coprire con il coperchio e cuocere 4 minuti circa, facendo attenzione che i fiori non rimangano troppo asciutti, in caso aggiungere del liquido durante la cottura versandolo dai bordi della padella.
Per il riso:
Mondare il porro (tenendo da parte quella bianca) e le zucchine.
Con gli scarti ed i pomodori secchi preparare un brodo vegetale leggero mettendoli in pentola e coprendo con 2 L di acqua fredda. Portare ad ebollizione e fare sobbollire per 20 minuti. Salare (poco) a metà cottura.
Affettare le zucchine, cuocerle in padella con poco olio, salare e quindi frullarle con 60 ml di brodo, i pistacchi, 30 g di Grana Padano, il basilico (circa 20 foglie), ed 1 cucchiaio di olio. Tenere da parte, in caldo.
Preparare il burro, lavorandolo con il basilico e scorza di limone, arrotolarlo come un salamino, avvolgerlo nella pellicola alimentare e tenerlo in freezer.
In un tegamino far appassire il porro a fiamma bassa con 1 cucchiaio di olio (in alternativa cuocerlo nel microonde – con l’olio – per 1 minuto e mezzo, in un barattolo di vetro, coperto con pellicola idonea a cotture nel microonde).
In una casseruola bassa tostare il riso con 1 cucchiaio di olio, unire il porro cotto, salare (poco) e poi sfumare con il vino, far evaporare la parte alcolica e portare il risotto a cottura aggiungendo un mesolto di brodo caldo alla volta, e mescolando di tanto in tanto.
A cottura quasi ultimata, unire il condimento di zucchine, cuocere ancora per 2 minuti, spegnere il fuoco e mantecare, unendo il burro aromatizzato ed il Grana Padano grattugiato.
Lasciare riposare per un minuto e trasferire nel piatto di portata, completare con i fiori farciti.
Il recipiente di cottura:
Alto se cotto in pieno liquido, basso e largo se invece il risotto viene cotto con poco liquido. Che tipo di materiale? Molto bene il rame, la ghisa, l’alluminio. Un po’ meno l’acciaio, mentre sono sconsigliate le pentole antiaderenti.
La tostatura: serve a preparare il riso, che riceverà il liquido senza che rilasci subito il suo amido. Può essere effettuata con o senza grasso (che darà maggiore caratteristica a seconda se si usi o meno cipolla o altri ortaggi). Il riso dopo la tostatura deve risultare ben caldo, ma non imbrunito.
Il soffritto: il classico è quello di cipolla, tagliata al coltello, ma ci si può fare con altre verdure, es. porro, scalogno, oppure sedano-carota-cipolla (per un risotto con molte verdure). E’ importante cuocerlo bene, facendo rilasciare nell’olio (o burro, meglio se chiarificato) tutte le loro note aromatiche, ma prestando attenzione a non farli imbrunire.
Sfumare con il vino: serve a dare “acidità”. In quesito modo il palato ha la possibilità di assaporare tutti i sapori del gusto. Va versato ai bordi del tegame, e far sì che evapori velocemente per non sentire successivamente nessuna nota alcolica che coprirebbe gli altri sapori.
Il brodo: è quello che darà sapore e caratterizzerà il risotto, ma non deve sovrastare il buon sapore del riso.