Radicchio Tardivo

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Il radicchio tardivo, conosciuto anche come radicchio tardivo di Treviso IGP, è un particolare prodotto ortofrutticolo pregiato del Nord Est Italia. Il sapore eccezionale, il processo di coltivazione e lavorazione complesso e i tempi lunghi rendono questo tipo di radicchio trevigiano ampiamente rinomato e dal prezzo elevato. Ma qual è la differenza con il radicchio di Treviso precoce? E come esaltarlo al meglio in cucina? Vediamolo in questo articolo.

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Caratteristiche del Radicchio Tardivo Rosso

Il radicchio rosso di Treviso IGP è un particolare tipo di cicoria appartenente alla specie botanica Cichorium Intybus e viene distinto in due tipologie: tardivo e precoce. Il radicchio tardivo è la varietà più pregiata, tanto da essere considerato “il re dei radicchi”.

Descrizione e varietà

Il radicchio rosso tardivo si riconosce per il colore rosso scuro, per la costola dorsale bianca particolarmente sviluppata e per le foglie arricciate all’estremità. A livello gustativo è meno amaro delle altre tipologie di radicchio e di cicoria, e si distingue per l’eccezionale croccantezza.

Il Radicchio Rosso Tardivo IGP

La nominazione IGP indica esclusivamente i prodotti coltivati nelle campagne all’intero di una specifica area Veneta, che include 3 province (Treviso, Venezia e Padova). Per ottenere la certificazione IGP deve inoltre essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura e imbiancamento.

Radicchio rosso di Treviso Precoce IGP

Come abbiamo visto, il radicchio Treviso IGP si distingue in due tipologie, entrambe insignite della certificazione IGP. Nonostante sia meno pregiato, anche il radicchio trevisano precoce è un prodotto ortofrutticolo di altissima qualità, delizioso e versatile per tutte le tue ricette.

Differenze con il Tardivo

Si distingue rispetto al radicchio di Treviso tardivo per la foglia più larga e la minore preponderanza della costola dorsale. Anche il sapore è più amaro e meno delicato, e la croccantezza è minore a favore di una maggiore morbidezza delle foglie.

Altre varietà di radicchio

Esistono altre varietà di radicchio, come il radicchio di Chioggia IGP, contraddistinto dalla tipica forma a palla e dal sapore amaro e minerale particolarmente intenso. C’è poi il radicchio di Verona, dalla forma ovale e più piccola rispetto al radicchio lungo di Treviso, e infine il radicchio variegato di Castelfranco. Questa è l’unica varietà a non avere il caratteristico colore viola, e somiglia quasi a un cespo di lattuga. Tutti questi prodotti hanno la certificazione IGP.

Storia e metodo di coltivazione e lavorazione

Il radicchio trevisano tardivo è particolarmente pregiato anche per la sua storia e soprattutto per il metodo di coltivazione e raccolta, piuttosto complesso e che richiede molto tempo. La complessità del sistema di produzione è infatti ciò che toglie il sentore amarognolo all’ortaggio e lo rende così delicato.

Origini e storia del radicchio Tardivo IGP

La coltivazione di questo pregiato ortaggio è frutto di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli. Alcune ricerche iconografiche hanno infatti dimostrato come questo prodotto fosse coltivato già nella seconda metà del XVI secolo; si dovrà però aspettare il 1870 per consolidare il processo di produzione.

Area di produzione e disciplinare

L’area di produzione si estende nel triangolo formato dalle province di Treviso, Padova e Venezia e conta un totale di 24 comuni. La zona di produzione del radicchio trevigiano tardivo è più estesa rispetto a quella del precoce.

Coltivazione e raccolta

Il radicchio trevigiano tardivo viene raccolto a partire dal 20 ottobre, e i mazzi appena colti vengono disposti in vasche di acqua corrente di risorgiva. Qui vengono tenuti per 15-20 giorni, stimolando la ripresa del processo vegetazionale che favorisce la formazione di nuovi germogli. Fondamentale in questa fase è l’assenza di luce, che serve a due scopi: mantenere la colorazione e far perdere all’ortaggio parte della nota amara.

Radicchio Tardivo IGP

Abbiamo visto come il radicchio rosso di Treviso tardivo sia un ortaggio eccezionale, stimato ed esaltato dai grandi chef e apprezzatissimo in numerose ricette. Se anche tu vuoi sapere come cucinarlo, leggi i nostri consigli!

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Versatilità in cucina

Il radicchio rosso di Treviso IGP è un ingrediente che non può mancare sulla tua tavola sia per il sapore distintivo e particolare, che per la sua versatilità. Infatti, questo ortaggio si presta benissimo in una grande varietà di ricette, dai risotti alle insalate passando per torte salate e antipasti sfiziosi.

Ricette tradizionali e abbinamenti

Tra le ricette più tradizionali con il radicchio rosso troviamo i condimenti per la pasta, come questi ravioli ai funghi con radicchio e Grana Padano Riserva. Il radicchio si presta particolarmente bene a essere utilizzato come sugo per via del sapore distintivo che aggiunge un tocco in più a qualsiasi ricetta.

Un grande classico è poi il risotto con radicchio e speck, primo piatto molto amato nel nord Italia. Al posto dello speck si possono scegliere molti altri ingredienti, a seconda dei propri gusti e delle proprie preferenze: gorgonzola, noci, taleggio, salsiccia… L’importante è fare attenzione ai dettagli, come la mantecatura con abbondante Grana Padano DOP, per realizzare un risotto davvero perfetto.

Se invece vuoi sperimentare un antipasto goloso, prova la torta salata con radicchio, ricotta, pere, noci e Grana Padano Riserva, oppure il radicchio caramellato in forno. Facili e veloci da preparare, queste ricette conquisteranno tutti!

Suggerimenti per la preparazione

Gli unici accorgimenti da tenere a mente quando si acquista il radicchio rosso tardivo riguardano la sua conservazione in frigorifero. ​​Fai attenzione ad asciugare bene le foglie prima di riporlo in frigo: in questo modo si conserverà fino a una settimana.