Caseificio Contini di Contini Damiano
Via Fontana, 67 – Fr. Bacedasco Basso
29010 Vernasca (PC)
SEDE PRODUTTIVA:
Loc. Caminata, 4 – Bacedasco
29014 – Castell’Arquato (PC)
Damiano e Sabrina sono moglie e marito.
Quando si sono conosciuti Sabrina faceva l’impiegata, ma Damiano l’ha convinta a seguirlo con l’attività di famiglia. Ed ecco che Sabrina, per amore, è entrata nel mondo del lattiero caseario!
E così hanno iniziato insieme a fare mercati e consegne a domicilio per vendere il Grana Padano DOP che produceva il caseificio dei genitori di Damiano.
Nel 2005 la decisione dei signori Contini di andare in pensione e di conseguenza Sabrina e Damiano hanno preso le redini dell’azienda intenzionati a continuare la tradizione di famiglia.
Damiano, insieme allo zio che ha 83 anni e che tutte le mattine alle 5:00 è operativo, produce ogni giorno 6 forme di Grana Padano.
La modalità di produzione è la stessa degli altri caseifici ma più artigianale, Damiano infatti fa un po’ di tutto: tutte le sere passa nelle stalle a prendere il latte con il suo camion, lo versa nelle vasche di affioramento e poi la mattina inizia la lavorazione.
“Per i piccoli produttori è molto dura però ho 50 anni e voglio provare ad andare avanti”
Damiano vorrebbe incrementare la produzione, ma – scherzando – dice che poi lo zio non lo aiuterebbe più, il vero problema è collocare questo prodotto infatti, ora l’unico canale di vendita è lo spaccio che viene gestito da Sabrina, nel quale si vende il Grana Padano, la ricotta e il burro la cui produzione è affidata alla stessa Sabrina.
I clienti dello spaccio sono gente di passaggio e affezionati.
“Uno in particolare viene qui a comprare il formaggio da più di 30 anni ed è ormai un amico!”
E poi il formaggio viene consumato dalla famiglia in grandi quantità, Sabrina in particolare non rinuncia alla crosta, ben pulita e mangiata da sola o utilizzata per arricchire zuppe e minestre.
Damiano riesce a fare ancora qualche fiera, ma in numero limitato, anche perché adesso i suoi genitori iniziano ad essere anziani e hanno bisogno di più attenzioni che portano via tanto tempo.
I due coniugi da 11 anni non si concedono una vacanza poiché il caseificio richiede la loro presenza quotidiana, non ci sono week end e festività, solo tanto sacrificio.
“Abituarsi a lavorare sempre. Per me è stato facile perché è sempre stato così. I miei facevano cosi. Quando io andavo al mare mio papà con me non c’era. Per mio figlio è stato più complicato e si è dovuto abituare. I miei genitori mi sconsigliavano di fare questo lavoro, ma ormai il caseificio era stato costruito e non me la sentivo di lasciare l’attività. Però servono tanta passione e determinazione.”