Modifiche al disciplinare: il punto dell’iter al Ministero

Al ministero sono state presentate alcune modifiche al Disciplinare di produzione sempre con l’intento di mantenere lo standard qualitativo del Grana Padano Dop o adeguare alcuni passaggio produttivi a nuove esigenze.

Manze nate e allevate in zona Dop, tolleranza di due ore per il ritiro del latte entro le 24 ore, possibilità di aggiungere il lisozima dopo l’affioramento, ridefinizione del tempo di salatura a 12-15 giorni, marchio del Grana Padano direttamente in fascera e modifica della descrizione delle placche di caseina.

Sono le proposte di modifiche approvate dal Consorzio di tutela al termine di un iter burocratico che ha visto diversi passaggi passando attraverso il Cda fino al via libera finale, e presentate al ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e forestale il 30 ottobre scorso.

A fare il punto illustrando le variazioni al Disciplinare di produzione era stato il direttore generale del Consorzio di tutela, Stefano Berni, durante l’Assemblea del 19 dicembre 2023.

Per quanto riguarda le manze che dovranno essere allevate unicamente nella zona della Dop in una nota del 27 novembre 2023 il ministero aveva comunicato, come ha ricordato il direttore generale Berni, che si tratta di una modifica di pertinenza dell’Unione europea. «Pertanto anche sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione europea – ha precisato Berni – tale modifica verrà al momento stornata e sarà esaminata in seguito alla conclusione del procedimento di modifica ordinaria».

Per ciò che concerne l’inserimento del marchio del Grana Padano direttamente in fascera la variazione aveva già incassato il verde con una delibera dell’Assemblea del 26 novembre 2021 e anche per la modifica della descrizione della placca di caseina il via libera era arrivato con una delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 settembre 2023. L’Assemblea generale del 23 dicembre 2023 ha approvato definitivamente le due modifiche.

Sempre in quell’occasione si è preso atto anche della presentazione delle ulteriori modifiche già a suo tempo deliberate, ossia quella della tolleranza sul ritiro del latte, la possibilità di aggiungere lisozima dopo l’affioramento e la riduzione del tempo di salatura.
Ovviamente tutte le modifiche, come aveva sottolineato il direttore generale, hanno l’obiettivo di mantenere alto lo standard di qualità del Grana Padano e di adeguarsi alle esigenze del consumatore verso prodotti perfezionati in termini nutrizionali, per esempio in linea con la richiesta di un basso contenuto di sale.

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