Le “forme” della Sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica

Il Presidente del Consorzio di Tutela ha fatto il punto su questo impegno che coinvolge l’intero processo di produzione del Grana Padano DOP.

Nel futuro del Grana Padano e della sua filiera sarà sempre più strategica la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Un impegno che il Consorzio del Grana Padano porta avanti da anni con investimenti importanti e che si ritrova nella stessa storia della Dop: nata nell’abbazia di Chiaravalle nel 1135 ad opera dei monaci che volevano conservare al meglio il latte e aiutare gli allevatori del tempo, si è trasformata in una piccola attività economica che è poi cresciuta per arrivare sino alle tavole dei principi.

«Oggi che il Grana Padano – ha sottolineato il presidente del Consorzio, Renato Zaghiniè la Dop più consumata del mondo riserva sempre grande attenzione per la sostenibilità nei suoi tre aspetti, ambientale, sociale ed economica. Quella economica è la capacità di generare reddito e lavoro attraverso la tutela e la promozione della qualità del prodotto nel rispetto delle norme realizzando piani produttivi in grado di mantenere in equilibrio domanda e offerta».

Il software SSDA per ridurre l’importa ambientale dalla stalla alla tavola.
«Per l’opinione pubblica indubbiamente – ha fatto notare Zaghinisuscita, tuttavia, più interesse quella ambientale a causa della situazione climatica e delle frequenti accuse mosse alla zootecnia in tema di inquinamento».

Il Consorzio ha finanziato negli anni scorsi ricerche e sperimentazioni per ridurre l’impronta ambientale sul campo realizzando SSDA (Strumento di supporto alle decisioni ambientali), il primo software da applicare negli allevamenti e nei caseifici per ridurre l’impronta ambientale di prodotto (Pef).

 

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Renato Zaghini, Presidente
Consorzio Tutela Grana Padano

È stato sviluppato da Enersem, dai dipartimenti di Energia e Design del Politecnico di Milano e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, nell’ambito di Life TTGG, un progetto europeo che fra il 2017 e il 2022 ha coinvolto, come ha spiegato il presidente, il Grana Padano e il Comté francese nella definizione di un percorso di transizione ecologica che va dalla stalla alla tavola.

«Il software, che può essere utilizzato per misurare e migliorare le performance ambientali anche di altre filiere Dop, è conforme – ha ricordato Zaghinia Made Green in Italy, lo schema volontario gestito dal ministero dell’Ambiente che certifica l’impegno in questo campo. Il software può, infatti, analizzare tutte le fasi del ciclo di vita di ogni prodotto di origine protetta, dalla materia prima al confezionamento, indicando strategie e interventi di miglioramento e risparmio pensati ad hoc per ogni filiera».

Sostenibilità sociale e solidarietà.
«In tema di sostenibilità sociale – ha continuato il presidente – ossia dell’insieme delle politiche aziendali che incentivano la sicurezza e il benessere dei dipendenti, la salubrità dei posti lavoro, Il Consorzio va ben oltre gli obblighi normativi. Sempre il Consorzio del Grana Padano è impegnato da almeno 20 anni con il programma Educazione Nutrizionale Grana Padano, rivolto ai medici e al pubblico con un’attività d’informazione qualificata e molto approfondita per una corretta alimentazione».

Ma il mondo del Grana Padano, anche per la mancanza di scopo di lucro del Consorzio, è da sempre impegnato sul fronte della solidarietà. Per diventare ancora più efficiente ed organizzato nel 2022 ha creato la Fondazione Grana Padano ETS, il braccio operativo che guida e coordina tutte le numerose e impegnative attività socioassistenziali.