Grana Padano un brand globale, esportazioni a +9,15% nel 2024
17/03/2025
L’export traina sempre di più la crescita dei consumi come dimostrano i numeri del 2024. Dicembre tira la volata con un ribalzo del 10,88%.
Dai mercati europei fino al Nord America e al Giappone, il Grana Padano continua la sua ascesa sulle tavole di tutto il mondo. Il 2024 ha segnato un nuovo traguardo con un aumento delle esportazioni del 9,15% rispetto all’anno precedente.
A fare un bilancio delle spedizioni totali all’estero nel 2024 il Direttore Generale del Consorzio, Stefano Berni: «Dopo un novembre 2024 meno dinamico ma sempre positivo, dicembre ha dato una spinta decisiva, facendo registrare un’impennata del 10,88% nelle vendite all’estero. Complessivamente, 2.685.541 forme hanno lasciato l’Italia, raggiungendo quasi il 52% della produzione totale commercializzata».
Germania in testa, Usa sempre sul podio
Come ha sottolineato il Direttore Generale, a guidare la classifica delle destinazioni più importanti resta la Germania, da sempre primo mercato di riferimento, che nel 2024 ha importato ben 634mila forme, pari al 23,6% del totale esportato. La Francia, altro mercato storico per il Grana Padano, si conferma al secondo posto con 319mila forme.

Gli Stati Uniti si posizionano al terzo posto con 215mila forme, confermando il ruolo strategico di questo mercato per il futuro delle esportazioni su cui tuttavia pesa l’incognita dei nuovi dazi annunciati dal Governo Trump.
Subito dopo troviamo la Spagna, che con 163mila forme si attesta al quarto posto, seguita dal Regno Unito, con 149mila forme, e dalla Svizzera, che occupa la sesta posizione con 146mila forme.
L’Europa sostiene la crescita, ma anche il Canada diventa mercato promettente.
Il settimo posto nella classifica delle esportazioni di Grana Padano è occupato dal Belgio, con 107mila forme, seguito dall’Olanda, che si ferma a 98mila forme. A chiudere la top ten troviamo l’Austria, con 91mila forme, e il Canada, che con 77mila forme dimostra di essere un mercato sempre più attrattivo per il Grana Padano.
Poco fuori dalla top ten si collocano la Svezia all’undicesimo con posto con 70mila forme e la Polonia al dodicesimo con 64mila forme. Seguono la Grecia (53mila forme), la Danimarca (48mila forme) e la Romania, che chiude la classifica dei primi quindici mercati all’estero con 43mila forme.
A tutto export verso il futuro
«L’incremento di 225.161 forme esportate rispetto al 2023 rappresenta – ha sottolineato Berni – un aumento significativo, pari al 4,3% della produzione marchiata. Questo risultato all’estero non è solo una fotografia dell’anno appena trascorso, ma un segnale chiaro della direzione futura: il Grana Padano continuerà a rafforzarsi sui mercati esteri, affermandosi sempre più come la DOP più consumata al mondo, ambasciatrice del made in Italy per diventare un brand globale. Dietro questo successo c’è, infatti, una combinazione di qualità, tradizione e strategie di mercato mirate, che hanno permesso al Grana Padano di affermarsi con sempre maggiore forza nei mercati internazionali. Se il 2024 è stato un anno da record, il 2025 si prospetta ancora più ambizioso, con nuove opportunità per consolidare e ampliare la presenza globale del Grana Padano».