Export, a Novembre 2024 in crescita anche se moderata

Le spedizioni all’estero nei primi undici mesi del 2024 sono progredite del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Germania sempre in cima alla classifica dei paesi top ten.

Le vendite di Grana Padano nel mondo continuano a crescere: a novembre 2024 la DOP ha mostrato un incremento dello 0,83% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un progresso che, seppur limitato rispetto a quello dei mesi precedenti, conferma il grande apprezzamento dei consumatori sui mercati internazionali. Lo ha reso noto il Direttore Generale del Consorzio del Grana Padano, Stefano Berni.

«Facendo il bilancio dei primi 11 mesi del 2024 – ha sottolineato il Direttore Generale – si è registrato un incremento complessivo del 9%, con ben 2.470.308 forme da 38 kg esportate. Con una previsione di performance migliore per il mese di dicembre, l’annata potrebbe concludersi con un aumento attorno al 9%».

 

SCAGLIE

I primi mercati di destinazione del Grana Padano.

Il mercato tedesco si conferma come il principale sbocco per il Grana Padano, con 583.578 forme destinate alla Germania. La Francia segue al secondo posto con 293.956 forme, mentre gli Stati Uniti si posizionano al terzo posto con 199.243 forme. L’export del formaggio italiano trova ampio spazio anche in Spagna con 150.750 forme, nel Regno Unito con 138.048 forme, mentre la Svizzera si piazza al sesto posto con 133.408 forme.

Tra gli altri paesi di destinazione, il Belgio segna 98.202 forme, seguito dall’Austria con 83.4833, dal Canada con 71.970 forme, dalla Svezia con 65.446 forme e dalla Polonia con 59.403 forme. Questi dati evidenziano come la distribuzione di Grana Padano all’estero copra oggi quote sempre più importanti nel mercato europeo e nordamericano.

«La forte domanda nei principali mercati di destinazione, unita alla qualità del prodotto e alla tradizione che lo contraddistingue, suggerisce che – ha rimarcato Berni – le esportazioni continueranno a mantenere una posizione di traino dei consumi anche negli anni a venire».