Benessere animale, ora possibile certificarlo in etichetta

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 262 dell’8 novembre 2024 il decreto interministeriale del 23 ottobre 2024 con i primi 5 disciplinari tecnici.

Entra nel vivo il Progetto sul benessere animale che coinvolge quasi 4mila allevamenti della filiera del Grana Padano. Si tratta di un progetto lanciato dal Consorzio di Tutela nell’ambito di “Grana Padano, l’emozione che ha fatto innamorare il mondo” un programma più ampio che ha l’obiettivo di rendere la DOP un sistema alimentare sempre più equo, sano e rispettoso dell’ambiente.

Come ha sottolineato il Presidente del Consorzio del Grana Padano, Renato Zaghini, si tratta di un processo di transizione verso un modello allevatoriale più sostenibile che avrà come effetto quello di migliorare il benessere degli animali, contrastare il fenomeno dell’antimicrobico resistenza (Amr), innalzare la qualità e la salubrità delle produzioni agroalimentari e rendere più trasparente il mercato agroalimentare garantendo, in generale, una maggiore sostenibilità degli allevamenti.

Un traguardo ambizioso che verrà realizzato nell’ambito del Sqnba (Sistema di qualità nazionale benessere animale) del ministero della Salute che è diventato oggi uno schema di certificazione applicabile con la pubblicazione, nella Gazzetta ufficiale n. 262 dell’8 novembre 2024, del decreto interministeriale del 23 ottobre 2024 con i primi 5 disciplinari tecnici (tra i quali quello che riguarda i bovini da latte allevati in stalla). Si utilizzerà pertanto Classyfarm del ministero della Salute, il sistema di categorizzazione degli allevamenti per quanto riguarda il livello di benessere animale.

 

VACCHE, PASCOLO

Certificazione un obbligo per la filiera del Grana Padano.
«Per ottenere questo tipo di certificazione, che oggi è volontaria, ma che nella filiera del Grana Padano è destinata a diventare un obbligo, perché verrà inserita nel Disciplinare di Produzione – ha sottolineato il Presidente Zaghinidovranno essere rispettati requisiti di salute e benessere animale secondo standard superiori a quelli definiti dalle attuali norme europee e nazionali»

Tutti i componenti della filiera del Grana Padano, ottenuta la certificazione, potranno quindi utilizzare le informazioni previste dal Sqnba per contraddistinguere e valorizzare anche in etichetta sia gli animali sia il Grana Padano proveniente da allevamenti conformi al sistema. 

Le fasi del progetto sul Benessere Animale.
La prima fase prevede la raccolta dei dati per monitorare lo stato di benessere animale di tutti i capi degli allevamenti fornitori di materia prima. Attualmente sono iscritti alla Dop Grana Padano 3.842 allevamenti di vacche da latte (di cui 2.471 aziende di pianura e 1.371 aziende di montagna), distribuiti in 5 regioni italiane e in 33 provincie che mungono più di 2,8 milioni di tonnellate annue di latte.

«Si prevede di coinvolgere tutti gli stabilimenti di trasformazione nell’attività di raccolta dei dati dei loro conferenti e fornitori di materia prima. Una volta completato il monitoraggio verrà avviato – ha precisato Zaghiniun programma di miglioramento delle stalle della filiera che verrà comunicato all’esterno. La certificazione sarà in grado di “raccontare” al consumatore la posizione del Grana Padano nei confronti della produzione primaria e del benessere animale dando ulteriori rassicurazioni e informazioni».