Grana Padano punta a nuovi mercati internazionali Meloni: la vicenda dazi impone lucidità e pragmatismo

All’assemblea del Consorzio di Tutela video della premier e intervento del Ministro
Confronto sui dazi e sulle prospettive per la DOP più consumata nel mondo.

Il sostegno di Lollobrigida: puntiamo a tutelare i produttori italiani e i consumatori di tutto il mondo
Zaghini e Berni: abbiamo già superato altri dazi, restiamo i primi al mondo nel rapporto qualità/prezzo

 

Desenzano del Garda – Montichiari (BS), 16 aprile 2025 – Le minacce dei dazi preoccupano i produttori di Grana Padano, che oggi hanno celebrato un 2024 ricco di successi ed il 70esimo anniversario di fondazione del Consorzio di Tutela del formaggio a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo nell’Assemblea Generale che si è svolta al Centro Fiere di Montichiari (BS) ed ha visto la partecipazione del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ed un videomessaggio di saluto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, impegnata a Washington nel delicato vertice con il presidente Trump.
“Il nostro cibo è sinonimo di eccellenza e Grana Padano ne è una delle espressioni più riconosciute ed apprezzate, con tutto il sistema delle indicazioni geografiche che non ci stancheremo mai di difendere – ha detto tra l’altro la premier – La nostra priorità è favorire l’accesso degli imprenditori ai mercati, promuovere la qualità italiana, ridurre le barriere che ostacolano la nostra capacità di crescere. Continueremo in questa direzione anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in continua evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità e lavorare con concretezza e pragmatismo. Tra le tante incertezze voglio darvi una certezza. Il governo continuerà ad essere al vostro fianco, al fianco di chi produce e difende la nostra identità, al fianco di chi tiene alta la bandiera del nostro marchio Made in Italy nel mondo. Perché l’unica cosa che abbiamo a cuore è fare l’interesse dell’Italia e degli italiani”.
“Nel 2024 abbiamo proseguito nella crescita delle produzioni avviate negli ultimi anni – ha sottolineato il presidente del Consorzio di Tutela, Renato Zaghini – abbiamo performato ottimamente all’estero e in Italia e siamo stati la destinazione più redditizia al mondo per il latte da silomais”.
Il Consorzio di Tutela ha fissato ulteriori obiettivi di crescita con i piani pluriennali produttivo e strategico varanti a fine 2024. Ma la guerra dei dazi rischia di imporre modifiche drastiche agli investimenti e non solo verso gli Stati Uniti, terzo mercato estero per il Grana Padano nel 2024 con oltre 215mila forme esportate lo scorso anno, con un incremento di oltre 10 punti percentuali sull’anno precedente.
“Siamo fiduciosi che il Governo troverà il modo di attenuare molto l’impatto delle misure minacciata da Trump – ha sottolineato il Direttore Generale, Stefano Berni -. Tuttavia, va sottolineato che il sistema Grana Padano, indipendentemente dall’avvento dei nuovi dazi, si sta intensamente impegnando fuori dall’Italia secondo precise strategie che già nel 2024 hanno portato il 51,2% della produzione oltre confine, puntando anche verso altri paesi oltre gli Stati Uniti, che comunque non raggiungono neppure l’8% del totale esportato. Quindi non possiamo inventarci nulla di aggiuntivo all’estero. E come abbiamo superato l’embargo russo e dazi 2020 di Trump, ce la caveremo anche stavolta. Ma è una grave penalizzazione di cui faremmo molto volentieri a meno.”.
Hanno portato il loro saluto all’assemblea Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Massimiliano Giansanti, presidente Confagircoltura, Raffaele Drei, presidente Fedagri, Gianmichele Passarini, vice presidente CIA, Tommaso Battista, presidente Copagri, Paolo Zanetti, presidente Assolatte, e Nicola Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia.
Nel suo intervento il ministro Francesco Lollobrigida ha innanzitutto sottolineato che “il Grana Padano è un’eccellenza italiana che si è affermata sui mercati di tutto il mondo, Stati Uniti compresi, e potrà continuare ad aprire nuovi mercati, perché la sua forza è consolidata”.
Sul tema dei dazi ha ricordato che oggi “c’è una sospensione prolungata che permette di trattare come il governo vuole fare, con gli Stati Uniti, con l’Europa che ha un ruolo molto rilevante per le competenze assegnate all’Unione Europea nei rapporti con i paesi terzi sul sistema tariffario”.
Inoltre ha espresso fiducia sugli sviluppi auspicati dalla premier. “Sui dazi c’è sicuramente preoccupazione, ma anche speranza. Siamo una Nazione che vuole garantire un rapporto sempre più solido con gli Stati Uniti, intesi come alleato strategico, ma anche come mercato importante per le nostre eccellenze. Tra queste il Grana Padano rappresenta un simbolo straordinario. È un prodotto che ha saputo imporsi sui mercati globali grazie alla qualità e al lavoro prezioso delle nostre imprese, e ha ancora molto da offrire. Il Grana Padano può aprire nuovi mercati e noi saremo al loro fianco”.
“Ai “dazisti” chiediamo prima di tutto di non danneggiare i loro consumatori, visto che comunque consumeranno Grana Padano ugualmente, ma spendendo molto di più – ha detto il presidente Zaghini concludendo la sua relazione – Ai consumatori chiediamo che continuino a fidarsi di noi, che meritiamo davvero di essere il prodotto DOP più consumato al mondo, perché, come loro sanno bene, siamo i migliori nel rapporto qualità/prezzo. E per questo siamo e rimarremo i primi”.
L’Assemblea Generale ha poi approvato all’unanimità la relazione di bilancio per il 2024, il Bilancio di sostenibilità e la conferma dell’attività di autocontrollo.
Inoltre ha valutato la Relazione annuale sul piano produttivo, che ha ottenuto il via libera con l’88,42% di consensi ed ha adottato altri provvedimenti di carattere tecnico ad ampia maggioranza.

Il Consorzio Grana Padano in cifre

Su base territoriale, la produzione del 2024 ha visto di nuovo Mantova come territorio più produttivo con 1.703.192 forme, pari al 30,22% del totale di 5.635.153 lavorate in 135 caseifici. Seguono come avviene da anni Brescia, Cremona, Piacenza e Vicenza. Il 65,21% è stato lavorato da cooperative, il 34,79 da industrie. I caseifici produttori sono complessivamente 135.

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Per quanto riguarda l’andamento del mercato nazionale dei Formaggi Duri Tipici Italiani, nel 2024 ha registrato un volume di 142mila tonnellate ed il Grana Padano si è confermato leader con una quota del 42,5%, davanti a Parmigiano Reggiano e agli altri formaggi duri, e con un prezzo medio di circa 17 euro al kg.
Il 2024 è stato l’anno del primato delle esportazioni. Dopo l’andamento particolarmente positivo registrato nel 2023, infatti l’export di Grana Padano DOP ha continuato a crescere anche nel 2024, nonostante le criticità legate al contesto politico internazionale, raggiungendo le 2.685.542 forme esportate. L’incremento del 9,15% su base annua riflette una crescita solida e omogenea nei principali mercati di riferimento.
Questo dato conferma il forte orientamento internazionale del prodotto, che ha visto il 51,8 % della produzione marchiata nel 2024 è stata destinata ai mercati esteri a testimonianza del consolidato apprezzamento del Grana Padano DOP a livello globale.
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L’Europa con 2.204.482 forme ha assorbito oltre l’82% delle esportazioni di Grana Padano DOP, registrando un incremento dell’8,13% rispetto al 2023.
La Germania consolida la sua posizione di principale destinatario con 633.718 forme e una crescita dell’8,12%. La Francia segue con 319.205 forme, in aumento del 10,55%. I Paesi del Benelux registrano un incremento del 2,41%, raggiungendo un totale di 214.564 forme. La Spagna cresce del 10,16%, arrivando a 163.274 forme, mentre il Regno Unito cresce del 6,64% con 149.502 forme. La Svizzera registra un incremento del 3,76%, raggiungendo 146.835 forme, mentre l’Austria segna la crescita più significativa con un +15,31% e 91.122 forme. La Svezia, infine, registra un aumento del 9,39%, con un totale di 70.669 forme.
Nel resto del mondo, i mercati, dopo l’espansione registrata nel 2023, presentano un incremento del 10,18%, per un volume complessivo di 668.593 forme. Questo risultato è stato trainato in particolare dagli Stati Uniti, con un incremento del 10,53% e un volume di 215.037 forme, e dal Canada, che ha registrato una crescita del 18,27%, raggiungendo 76.953 forme. Entrambi i Paesi si confermano tra i principali mercati di sbocco per il Grana Padano.