Grana Padano senza crosta, a febbraio 2025 pesa l’effetto del calendario
09/03/2025
Grattugiato, in scaglie o in bocconcini il prodotto a elevato contenuto di servizio conquista sempre più consumatori nonostante la leggera frenata d’inizio d’anno.
A febbraio 2025 la produzione di Grana Padano senza crosta ha registrato una contrazione del 5,2%, pari a 9.438 forme lavorate in meno rispetto allo stesso mese del 2024. Questo calo risente, tuttavia, della differenza nel numero di giorni: febbraio 2025 ha, infatti, un giorno in meno e incide sulla produzione per un 3,5%. Considerando questo fattore, la flessione effettiva si riduce all’1,7%. Lo ha sottolineato il Direttore Generale del Consorzio di Tutela del Grana Padano, Stefano Berni.
«Guardando al primo bimestre del 2025 la produzione complessiva di Grana Padano – ha detto il Direttore Generale – scende dello 0,1%, pari a 277 forme in meno rispetto ai primi due mesi del 2024. Complessivamente sono state lavorate 358.068 forme della Dop. Tenendo conto della differenza dei giorni, il trend, però, si invertirebbe: a parità di calendario, la produzione salirebbe dell’1,8%, con circa 6mila forme in più lavorate».

Per quanto riguarda le destinazioni d’uso del prodotto, come ha fatto notare Berni, a febbraio il 79% del Grana Padano senza crosta è stato destinato alla grattugia, il 12% è stato trasformato in scaglie, il 3% in bocconcini, mentre il restante 6% ha trovato altre forme di lavorazione.
«Questi dati evidenziano come la produzione di Grana Padano senza crosta – ha aggiunto il Direttore Generale – resti sostanzialmente in aumento con leggere variazioni influenzate dal calendario, confermando la continua domanda di questo prodotto nei diversi segmenti del mercato».