Settembre 2024, l’export corre compensando la frenata delle vendite retail in Italia
14/11/2024
A settembre 2024 l’export ha più che compensato l’andamento delle vendite al dettaglio in Italia.
Mentre prosegue la marcia dell’export a settembre 2024 le vendite di Grana Padano al dettaglio hanno segnato il passo in Italia. «Un trend previsto, dal momento che le uscite di prodotto marchiato ad agosto erano diminuite del 4,3% – ha fatto notare il Direttore Generale del Consorzio, Stefano Berni – I volumi di Grana Padano sono, infatti, diminuiti del 12,7% a causa di una crescita del 6,5% del prezzo medio di vendita al consumo e di un calo del 6,1% delle promozioni taglio-prezzo».
Sono volate, invece, le vendite di Parmigiano Reggiano che a settembre sono progredite del 19,3% grazie a una flessione del prezzo medio di vendita e a una crescita del 6,1% delle promozioni.
«Disturba, al contrario, il progresso osservato nei formaggi similari che hanno guadagnato al dettaglio il 7,4% abbassando i prezzi e aumentando le promozioni – ha continuato il Direttore Generale – Sul tema dei similari occorrerà confrontarsi con la GDO italiana anche rispetto alle modalità di presentazione dei prodotti sullo scaffale. Sarà necessario, infatti, evitare che i formaggi similari beneficino dell’effetto “confusione” con il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano». L’andamento dell’export ha, comunque più, che compensato, come ha fatto notare sempre Berni, la frenata del retali in Italia.
A ottobre è prevedibile un’inversione di tendenza nel retail Italia perché le uscite di prodotto marchiato dai magazzini risultano aumentate del 3,9%.
Da gennaio a settembre le vendite al dettaglio sono scese del 6,1%.
«Nei primi nove mesi del 2024 – ha fatto notare il Direttore Generale – i consumi al dettaglio di Grana Padano in Italia sono calati del 6,1%, mentre quelli del Parmigiano Reggiano sono cresciuti del 9,9% e quelli dei similari sono aumentati del 3,8%. Il Grana Padano è andato meglio nel segmento ho.re.ca, dove ha registrato un segno positivo, anche se modesto».
«Si auspica – ha concluso il Direttore Generale – che la produzione di Grana Padano non cresca oltre il 3% affinché le vendite non risultino, a fine anno, inferiori all’offerta. Finché le uscite rimarranno superiori all’incremento produttivo, il rapporto domanda e offerta continuerà a mantenersi soddisfacente».