Boom grattugiato, +7,7% in volume nei primi cinque mesi del 2024

Questo segmento è aumentato del 2% a maggio dopo l’exploit del 13% di aprile.

Il formaggio senza crosta ha registrato, nei primi 5 mesi dell’anno, un incremento del 7,7% in volume pari a oltre 66mila forme in più con questa destinazione. Il 76,1% è stato grattugiato, il 13,3% trasformato in scaglie e il 6,1% in altre modalità senza crosta. Entrando nel dettaglio mensile questo segmento è cresciuto del 2% a maggio ed è rimbalzato del 13% ad aprile.

In particolare, nell’export il grattugiato è volato. «Questo segmento innovativo, che proviene da Grana Padano lavorato prevalentemente giovane, continua ormai a crescere sistematicamente, non crea scorte nei magazzini e rappresenta – ha fatto notare il direttore generaleuno dei formati più dinamici: continua, infatti, ad avanzare in Europa, anche se, a causa della minore shelf-life, ha maggiori difficoltà ad affermarsi nei mercati oltreoceano».

«I prezzi al dettaglio, in aumento nel Grana Padano e in flessione nel Parmigiano Reggiano, hanno dato – ha spiegato Berni – il ritmo alle vendite: i listini del Grana Padano sullo scaffale sono, infatti cresciuti dello 0,5% portandosi a 14,86 euro al chilo. Il prezzo del Parmigiano Reggiano, invece, è calato dello 0,4% e i similari hanno perso lo 0,1%».

Una soluzione potrebbe arrivare, oltre che da sistemi che possano allungarne la conservazione, dalle deroghe autorizzate sul luogo di grattugia, facendo eseguire l’operazione in prossimità dei mercati di vendita sotto la stretta vigilanza del Consorzio di Tutela.

Questo avviene già dal 1° febbraio 2022 in Giappone (con una deroga prevista fino al 1° febbraio 2026). «È possibile che si affianchino in futuro anche altri mercati, come ad esempio il Canada».

 

 

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