Gennaio – giugno 2024, la crescita dell’export supera abbondantemente il calo del retail in Italia

I primi sei mesi dell’anno vedono il retail in Italia arretrare del 4,3%. L’export, tuttavia, ha più che compensato la flessione.

Complice l’aumento dei prezzi la spesa al dettaglio di Grana Padano e Trentingrana in Italia si riduce, ma a giugno 2024 i volumi sono stato positivi e il mese si è chiuso con un +1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo ha sottolineato il direttore generale del Consorzio del Grana Padano, Stefano Berni.

A maggio sono cresciuti, invece, del 5,7% i consumi retail di Parmigiano Reggiano, mentre quelli dei similari sono avanzati del 4,4%. In ripresa l’ho.re.ca con il Grana Padano che ha registrato nei sei mesi circa il +1,1%.

«I prezzi al dettaglio, in aumento nel Grana Padano e in flessione nel Parmigiano Reggiano, hanno dato – ha spiegato Berni – il ritmo alle vendite: i listini del Grana Padano sullo scaffale sono, infatti cresciuti dello 0,5% portandosi a 14,86 euro al chilo. Il prezzo del Parmigiano Reggiano, invece, è calato dello 0,4% e i similari hanno perso lo 0,1%».

Nel cash and carry il prezzo del Grana Padano al chilo è calato dell’1,8%, collocandosi ai 12,51 euro al chilo. Infatti, in questo canale, come ha precisato sempre il direttore generale. il Grana Padano è cresciuto sensibilmente.

 

MOSTARDA

Bilancio positivo nei primi sei mesi del 2024.

«Nei primi sei mesi del 2024 il Grana Padano – ha continuato il direttore generale – ha registrato una flessione del 4,3% nel retail e un aumento dell’1,1% nell’ho.re.ca».
Sono aumentate le vendite di formaggio senza crosta con grattugiato che è avanzato del 2,2%, le scaglie aumentate del 2,5% e i bocconcini che hanno segnato un progresso dell’1,9%.
«Le vendite in Italia sono scese in termini di volumi, ma il bilancio nei primi 6 mesi dell’anno è positivo – ha sottolineato Berni – perché i mercati esteri sono cresciuti ben più di quanto siano calate le vendite al dettaglio nel nostro paese».