Export, fisiologico rallentamento 2,2% a settembre dopo il boom di agosto

A settembre 2023 le spedizioni all’estero si sono assestate dopo il grande sprint di agosto. La tendenza dell’export resta positiva con un +5,3% a fine anno.

In calo del 2,2% l’export di Grana Padano a settembre 2023 dopo lo straordinario incremento del 16,68% messo a segno ad agosto di quest’anno. Le proiezioni a fine anno indicano, tuttavia, un aumento del 5,3% per le vendite all’estero della Dop più consumata al mondo. I dati sono stati resi noti dal direttore generale del Consorzio di Tutela, Stefano Berni.

«A sostenere le spedizioni all’estero – ha precisato il direttore generale – è la crescita del grattugiato e senza crosta che a novembre ha messo a segno un progresso del 10,8%. La Germania si conferma come la prima piazza di sbocco all’estero e quasi il 50% della produzione totale prende ora la via dell’export».

«Da gennaio a ottobre 2023 – ha sottolineato Berni – le vendite retail di Grana Padano sono aumentate dell’1,2% in volume e del 12,5% in valore, a causa dell’incremento di prezzo al chilo dell’11,2% (14,76 euro al kg)».

 I maggiori aumenti si sono registrati in Spagna, Olanda, Belgio e Polonia, come ha fatto notare Berni, con rialzi a doppia cifra grazie all’incremento del prodotto grattugiato.

Vincente la nuova strategia sull’export

«Da sottolineare anche – ha fatto sapere sempre il direttore generale Berni – come la crescita dell’export sia avvenuta in un contesto di aumento significativo dei prezzi al dettaglio. Un dettaglio non da poco che dimostrerebbe anche quanto la strategia messa in atto per il consolidamento e la conquista di nuovi spazi all’estero stia procedendo con ottimi risultati».

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